Cosa sono le longtail keyworks e perché sono migliori

Nel mondo della SEO vi sono innumerevoli fattori da prendere in considerazione prima di iniziare il percorso di crescita di un sito web.

Tra questi, uno piuttosto importante, è la ricerca delle parole chiave: tutta l’attività che viene prima della pubblicazione degli articoli, dove si vanno ad individuare quelle frasi che gli utenti digitano nella barra di ricerca quando vogliono trovare ciò che andremo ad offrire.

Se per esempio siamo un dentista di Roma, possiamo ben credere che una parola chiave molto importante per cui apparire tra i primi posti sia proprio “dentisti Roma“.

Ci sono però un paio di domande da porsi prima:

  • Quanti dentisti a Roma ci sono che vogliono apparire primi come noi
  • Quanto traffico ha la ricerca “Dentisti Roma”
  • Quanto lavoro c’è da fare per apparire tra le prime posizioni
  • Quanto lavoro c’è da fare per rimanere tra le prime posizioni
  • Quanti clienti arriveranno a me cercando su Google “Dentisti Roma”

Perché se è vero che un dentista di Roma abbia tutto l’interesse di apparire primo per questa ricerca, c’è da valutare se effettivamente gli conviene.

Se per diventare primo e rimanerci spende 10.000 euro al mese tra pubblicità, articoli, link building e il resto, e gli arrivano 2 clienti al mese che spendono mediamente 2.000 euro a testa (mettiamo caso per l’esempio che i clienti non ritornino), è evidente che 4.000 – 10.000 = -6.000, il che vuol dire che non gli conviene affatto.

Questo dentista però si è affidata ad una brava agenzia di SEO che hanno trovato un modo per risolvere questo problema: le long tail keywords

Cosa sono le long tail keywords

Prima abbiamo visto che con la ricerca “Dentisti Roma” il nostro ipotetico amico perdeva soldi.

Il perché è semplice: tanta competizione.

Essendoci centinaia se non migliaia di dentisti a Roma, la quantità di persone che vuole essere tra le prime posizioni è spaventosa.

Non avendo Google posti infiniti, può mostrare solo pochi risultati facendo schizzare la competizione, la difficoltà e i costi alle stelle.

La cosa più saggia, almeno agli inizi, è ripiegare sulle chiavi a coda lunga.

Le long tail keywords (anche dette chiavi a coda lunga) hanno poche ricerche, poca competizione e sono molto molto precise e specifiche.

Un esempio di chiave a coda lunga per il dentista può essere “ricostruzione dente devitalizzato Roma

Ha lo stesso volume di ricerca di prima? Assolutamente no. Se prima (sparo a caso) la ricerca aveva 100.000 utenti mensili questa ne avrà 10-15 al mese.

Ha la stessa competizione di prima? Assolutamente no. Se prima il nostro amico spendeva 10.000 euro al mese per essere primo, qua ne spenderà 10-20 di euro al mese.

20 euro al mese di spesa, 15 persone interessate a questo servizio al mese, costo medio del servizio mettiamo 200 euro. Anche se solo 1 di queste persone andasse dal dentista, per lui sarebbe un guadagno.

Perché le long tail keywords sono migliori

Il perché è facile:

  • Sono molto specifiche: rendendo quasi certa la compatibilità tra intento di ricerca dell’utente e pertinenza della nostra pagina (aumentando anche il tasso di conversione)
  • Sono molto meno competitive: serve molto meno lavoro e denaro per essere ben posizionati
  • Crea una struttura solida su cui poggiare le nostre key secche: Google bada molto all’autorevolezza di chi parla in un determinato settore. Più si è autorevoli più si è premiati. Se abbiamo 30 articoli che parlano di ricostruzioni dei denti, pulizia, cura e quant’altro (e gli utenti sono soddisfatti dei contenuti), sarà più facile poi posizionarsi per le chiavi secche come “dentista Roma” perché ci viene riconosciuta una certa autorevolezza rispetto chi non ha queste “fondamenta”
Pubblicato in SEO