Le VPN sono Virtual Private Network, cioè delle reti private e virtuali.
In parole povere e senza usare gergo tecnico, la VPN è uno strumento che permette di proteggersi in rete da chi vuole “spiare” ciò che facciamo, che cerchiamo e che digitiamo, rendendo di fatto più sicura e anonima la navigazione.
Normalmente la navigazione avviene così:
NOI —> DATI NON CRIPTATI —> ATTIVITÀ ONLINE
Con la VPN diventa:
NOI —> VPN —> DATI CRIPTATI —> ATTIVITÀ ONLINE
In pratica e semplificando molto, i dati che scambiamo normalmente con la rete non arrivano direttamente a destinazione, ma vengono prima passati in modo sicuro alla VPN, criptati e poi rimandati alla destinazione per essere decriptati.
Questo passaggio intermedio è quello che ci protegge da occhi indiscreti (sopratutto quando usiamo il WiFi che è più vulnerabile a furti di dati), perché è nel transito dei dati che gli spioni “ci rubano” le informazioni.
Rendendo incomprensibili le informazioni a tutti coloro che non siano i destinatari finali, il furto dei dati è pressoché impossibile, o meglio, è possibile ma i dati ottenuti diventano inutili.
I principali protocolli con cui le VPN criptano i nostri dati sono:
- PPTP – sviluppato da Microsoft è considerato obsoleto e sconsigliato dalla stessa Microsoft.
- SSTP – successore di PPTP, è un protocollo progettato da Microsoft e ad oggi considerato sicuro.
- IPsec – IPsec è diffuso e implementato nella maggior parte dei sistemi operativi ed è considerato sicuro.
- IKEv2 – È un protocollo abbastanza simile a IPsec ma considerato ben più sicuro, e integrato in molte VPN. Tra i punti di forza di IKEv2 sicuramente ci sono le prestazioni.
- OpenVPN – supporta molti algoritmi di cifratura ed è di natura open source. Configurare OpenVPN può essere abbastanza complesso per l’utente e per questo motivo, i vari servizi VPN permettono di scaricare programmi già fatti, basati su OpenVPN, ma pre-configurati e pronti per essere installati.
Utilizzi frequenti delle VPN
Le VPN vengono utilizzate dagli utenti di tutto il mondo per svariati motivi:
- Rendere criptati i dati trasmessi in rete e di fatto rendere più sicura la navigazione
- Cambiare il nostro indirizzo IP con quello della VPN scelta, facendo apparire quindi la VPN la reale utilizzatrice del sito/servizio rendendoci anonimi (come nei film quando l’hacker viene localizzato dalla polizia prima in Cina, poi in America e poi in Giappone)
- Aggirare blocchi governativi/del sito/servizio. Se un sito non è visitabile da chi risiede in una determinata nazione, si può cambiare la nostra “provenienza” utilizzando una VPN che abbia “residenza” dove il sito lo concede.
- Un mix fra le tre opzioni sopra